Perché pratichiamo gli Asana: le posture dello Yoga

ragazzo che fa yoga sulla spiaggia in una giornata di sole

lo Yoga viene percepito comunemente come pratica fisica. In realtà, questo aspetto dello Yoga si riferisce solo a una piccola (ma importante) porzione chiamata Asana: le posture.

La parola Āsana deriva dalla radice sanscrita -as- ovvero 'modo di essere seduti'.

L'obiettivo di questo 'sedersi' nelle posture è quello di accompagnarci in un'evoluzione interiore dove mente, corpo e respiro agiscono in unisono.


Sthira e Sukha: i principi delle posture

Emulare una posizione di Yoga non basta. L'aspetto base degli Asana è il modo in cui ci sentiamo quando arriviamo nella posizione, il modo in cui respiriamo, e il modo in cui la mente reagisce).

Per questo motivo, ogni posizione segue i principi base di Sthira e Sukha ovvero stabilità e comodità.

Troviamo questa nozione nel testo Yoga Sutra di Patanjali.

स्थिरसुखमासनम् ॥४६॥YSII:46. sthira-sukham-āsanam.  

Gli asana, o posizioni, sono eseguiti con stabilità e comodità.

Entrambe queste qualità devono essere presenti in ogni postura che eseguiamo.


Come coltivare i principi delle posture

Riuscire a rimanere stabili e comodi negli Asana richiede buona consapevolezza e attenzione. Ecco come coltivarli.

  • Consapevolezza del punto di partenza

È di fondamentale importanza conoscere il nostro punto di partenza quando ci avviciniamo a una determinata postura. Quali sono le tensioni fisiche? Quali sono eventuali paure? Quali i traumi? Quali i punti rigidi o flessibili del corpo?

Una volta che si è consapevoli del punto di partenza, è anche importante accettarlo.

  • Muoversi in unisono con il respiro

Il respiro è l'anello di connessione tra il corpo fisico e quello energetico, non a caso riveste un ruolo fondamentale nella pratica dello Yoga. Quando siamo agitati o tesi, lo si vede nel respiro. Lo stesso vale quando siamo rilassati e tranquilli. Quando ci si muove da una posizione alla seguente, il respiro diventa il motore del movimento. Ci aiuta a sostenere le posizioni, a coltivare stabilità e comodità.

  • Riposare quando necessario

Questo è un altro punto fondamentale della pratica, molto spesso sottovalutato. Quando il corpo lo richiede, è importante prendere pause anche durante la pratica. In questo modo si riuscirà a coltivare quel senso di rilassamento e calma, invece di spingere il corpo oltre i suoi limiti naturali e incorrere nel rischio di infortuni.



Applica Sthira e Sukha nella pratica

Yoga è 99% pratica, 1% teoria. (Pattabhi Jois)

Prendi questa famosa frase di Pattabhi Jois, come un invito a portare Sthira e Sukha nella tua pratica.

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Fammi sapere qui sotto come è andata per te questa lezione di yoga. Buona pratica!



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